Giovanni Paolo II, l'uomo, il Papa, il Santo negli scatti di Gianni Giansanti

 

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso l’obiettivo sensibile e potente di Gianni Giansanti, fotografo romano che ha seguito Giovanni Paolo II per decenni, immortalandolo in momenti ufficiali e privati, nella solennità dei viaggi apostolici come nell’intimità del raccoglimento spirituale. Più di 40 fotografie per scoprire uno dei pontefici più amati della storia contemporanea. Le sue foto — vincitrici nel 1988 del prestigioso World Press Photo Award — raccontano con autenticità la straordinaria umanità del Santo Padre, restituendone un ritratto inedito e profondamente toccante. La scelta di Castel Sant’Angelo non è casuale. Monumento simbolico e storicamente legato al Vaticano anche attraverso il celebre Passetto di Borgo, Castel Sant’Angelo rappresenta lo spazio ideale per accogliere una mostra che unisce arte, memoria e spiritualità. Un legame che si rinnova oggi come nel 2000, quando Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo riaprì simbolicamente il cammino tra il Palazzo Apostolico e il mausoleo. Tra le fotografie in esposizione, ce n’è anche una che ritrae il Papa mentre apre la Porta Santa di San Pietro per inaugurare il Grande Giubileo del III Millennio e tra gli oggetti esposti figura anche il suo anello giubilare.

La rassegna espositiva accoglie una selezione di immagini curata da Ilaria Schiaffini, Professoressa di Storia della Fotografia della Sapienza Università di Roma. Le fotografie ripercorrono i 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II, dall’elezione al soglio pontificio, all’attentato di Alì Agca, al Giubileo del 2000 fino agli ultimi anni, segnati dalla sofferenza fisica. Gianni Giansanti lo ha seguito nei suoi numerosi viaggio apostolici nel mondo e documenta i suoi incontri con i leader religiosi, i Capi di Stato e le folle di fedeli. Agli aspetti pubblici della vita del pontefice si affiancano quelli privati, compresi i momenti di solitudine e di meditazione.

La straordinaria qualità della fotografia di Giansanti, unita alla sua professionalità, convinsero lo staff vaticano a concedergli il privilegio di ritrarre il Pontefice in una intimità fino ad allora impensabile, come nel mezzo della colazione nel Palazzo Apostolico con il cardinale della Corea Stephen Kim. Grazie allo sguardo del fotografo, il Papa emerge come un uomo semplice ed umile e le sue fotografie permettono al pubblico di avvicinarsi con empatia a una delle figure più influenti e carismatiche della contemporaneità.

A corredo della selezione fotografica, è stata allestita nella prima sala dello spazio dell’Armeria Superiore una timeline che, attraverso l’esposizione di preziosissimi oggetti appartenuti al Papa e di video gentilmente concessi da Rai Teche e da Vatican Media, racconta i momenti salienti della vita di Karol Wojtyla, dalla sua formazione, alla nomina cardinalizia, all’elezione a Pontefice, fino alla sua Beatificazione. La parte biografica della mostra, curata da Massimo Bray, Direttore Generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, accoglie rari documenti, memorabilia e opere d’arte come la copia firmata della lettera enciclica “Fides et Ratio”, l’inginocchiatoio utilizzato nel periodo da Cardinale, l’abito talare che offrono al visitatore una prospettiva inedita ed essenziale della vita dell’uomo, del Papa, del Santo.

“Offrire ai propri pubblici la mostra Giovanni Paolo II, l’uomo, il Papa, il Santo – dichiara il Direttore ad interim Luca Mercuri – significa, per Castel Sant’Angelo, riaffermare la propria vocazione di luogo di memoria e dialogo con il presente. Da sempre ponte tra la Roma dei Cesari e quella dei Papi, tra potere e spiritualità, tra dimensione civile e religiosa della città, Castel Sant’Angelo accoglie oggi un protagonista che ha segnato profondamente il nostro tempo. Giovanni Paolo II, raccontato attraverso lo sguardo di Gianni Giansanti, trova qui una collocazione naturale, continuando a parlare al mondo con un messaggio universale di pace e dignità”.

“La Direzione generale Musei è impegnata nel promuovere una visione del patrimonio culturale come spazio di dialogo, inclusione e riflessione – dichiara il Direttore generale Musei Massimo Osanna. In questo quadro, iniziative come quella ospitata a Castel Sant’Angelo confermano il ruolo dei musei non solo come luoghi di conservazione, ricerca e fruizione, ma anche come presìdi culturali aperti alla contemporaneità. La mostra dedicata a Giovanni Paolo II, attraverso lo sguardo di Gianni Giansanti, offre un’occasione per rileggere una figura che ha segnato la storia recente con un messaggio universale di spiritualità, solidarietà e dialogo tra i popoli”.

“Gli scatti di Gianni Giansanti raccontano alcuni momenti indimenticabili della vita e delle opere di Giovanni Paolo II, testimoniando la portata straordinaria del terzo pontificato più lungo della storia. Fin dall'inizio, il Papa ha voluto proclamare il valore universale del messaggio di Cristo a difesa della libertà individuale, della dignità di ogni essere umano, della sacralità della vita, della necessità dell’ammissione di colpa e del perdono per raggiungere una vera riconciliazione e costruire una giusta pace tra i popoli. Di fronte alle sfide del mondo contemporaneo, ha invitato la Chiesa e tutto il mondo a cercare la verità con ragione e fede, opponendosi a una deriva senza valori morali”, afferma Massimo Bray, curatore della mostra.

"Nel ripercorrere i momenti salienti del pontificato di Giovanni Paolo II, la mostra offre uno sguardo privilegiato su un’epoca di grandi trasformazioni: la fine della Guerra Fredda e l’ingresso del mondo nell’era globale. A guidare questo racconto per immagini è Gianni Giansanti, fotografo di straordinario talento che ha seguito il Papa per oltre vent’anni, e che ancora oggi attende un pieno riconoscimento del suo ruolo di testimone visivo della storia" conclude, Ilaria Schiaffini, Professoressa di Storia della Fotografia della Sapienza Università di Roma

"Preparando questa mostra ho ripercorso trentun anni della mia famiglia, di un padre che appariva e scompariva sempre con le macchine fotografiche a tracolla. Crescendo ho capito che Gianni aveva uno sguardo unico, capace di cogliere l'umanità dietro il sacro, l'uomo dietro il pontefice. La sua discrezione era il nucleo del suo metodo: essere lì senza proiettare ombre, documentare senza mai forzare la scena. Oggi, custodire questo archivio significa credere che la memoria, se condivisa, continui a parlare. In ogni scatto c'è la storia di due uomini legati da un rispetto profondo e da una missione condivisa: raccontare la fede attraverso l'obiettivo”, dichiara Andrea Giansanti.

“Gli scatti di Giansanti, e in generale, le varie articolazioni della mostra ci proiettano nella vita di un Uomo straordinario e un Santo qual è, nel ricordo di tutti , Giovanni Paolo II”, sottolinea Giorgio Sotira, Amministratore Delegato di Civita Mostre e Musei. “ Impossibile scindere questi due aspetti esattamente com’è impossibile comprenderlo senza analizzare le varie fasi della sua vita, partendo dal profondo legame che ha avuto con la sua Polonia fino alla guida della Chiesa Universale in tutto il Mondo, che lui ha rinsaldato con i suoi 104 viaggi apostolici. «L’uomo non è fatto per vivere solo»: così il Sommo Pontefice ci insegnava nell’Enciclica «Fides et Raio» e così mi auguro che questa mostra, rivolta al pubblico per una fruizione ed esperienza collettiva, possa consentire a numerose persone di coglierne appieno quei tratti carichi di Umanità e Spiritualità”.

“L’esposizione «Giovanni Paolo II, l’uomo, il Papa, il Santo – negli scatti di Gianni Giansanti» è un incontro tra due destini straordinari che hanno segnato il nostro tempo. Ho conosciuto entrambi i protagonisti e, per me, questo evento ha un valore personale e istituzionale. Giovanni Paolo II è stato una figura centrale nella storia del Novecento, capace di cambiare il corso dell’Europa. Gianni Giansanti ha saputo cogliere con la sua arte la dimensione umana e spirituale del Pontefice, raccontando la storia attraverso immagini potenti e universali. In questo anno giubilare, è doveroso celebrare due uomini che, con linguaggi diversi ma complementari, hanno trasformato il loro lavoro in una missione per l’umanità”, dichiara il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, On. Federico Mollicone.

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Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo

Data

Dal 17/07/2025 al 30/11/2025

Indirizzo

Lungotevere Castello, 50

Orari

da martedì a domenica 9-19.30. Lunedì chiuso. Ultimo ingresso ore 18.30

Biglietti

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