AHORA Y PARA SIEMPRE HEROÍNAS. Belén Ortega e Mirka Andolfo

 

ARF! e l’Instituto Cervantes di Roma presentano alla Sala Dalì di Piazza  Navona la mostra in prima assoluta di Belén Ortega e Mirka Andolfo  “AHORA Y PARA SIEMPRE HEROÍNAS”.
Le stelle della DC Comics – Wonder Woman, Supergirl, Catwoman, Harley  Quinn, Punchline, Trinity e le Bombshells – incontrano Angelina, Leslie,  Lady Hellaine, Paprika e Clelia attraverso disegni originali, sketch e  riproduzioni delle tavole digitali native, dal 15 maggio al 12 luglio 2025.
In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, giovedì 15 alle ore  18, le autrici hanno incontrato il pubblico per un talk e una sessione  di dediche.

Per la prima volta dal 2016, a suggellare la lunga e preziosa  collaborazione tra l’Instituto Cervantes di Roma e ARF! Festival, la
Sala Dalì di piazza Navona ospita una doppia mostra che celebra Spagna e Italia attraverso due delle loro migliori eccellenze.
Dall’Andalusia Belén Ortega, che appartiene a pieno titolo a quella  “scuola spagnola” che sta spopolando nei comics nordamericani di genere  supereroistico grazie ad artisti acclamatissimi come Pepe Larraz, Jorge  Jimènez o Rafa Sandoval (ma la lista potrebbe proseguire con David Aja,  Daniel Acuña, Jorge Fornés, Marcos Martín fino a Salvador Larroca o al
compianto Carlos Pacheco), risultando un’autrice di primo piano  nell’attuale scena professionale iberica, come sottolineato lo scorso  gennaio anche dal Festival di Angoulême.
Dal Piemonte (anche se originaria di Napoli), l’altrettanto eccezionale  Mirka Andolfo, una delle poche autrici italiane che – al pari di  colleghe come Sara Pichelli o Elena Casagrande – può essere definita una  superstar di livello internazionale, avendo raggiunto i massimi livelli  del Fumetto, tanto nel panorama editoriale italiano quanto nei mercati  di Francia e Stati Uniti. Anno dopo anno, ogni nuovo progetto a fumetti targato Andolfo è un successo!

Pur provenendo da due esperienze artistiche ben distinte, Belén e Mirka  condividono una posizione comune: sono entrambe giovani autrici europee  affermate nel mercato globale che stanno portando nel cosiddetto Fumetto  mainstream (ancora dominato da machismi superomistici o immaginari  comunque codificati) un nuovo modo di guardare, disegnare e narrare le
figure femminili, con uno sguardo europeo capace di reinterpretarle  attraverso una sensibilità contemporanea, dove il corpo non è solo superficie, ma identità in trasformazione, agente di senso e conflitto.

La Ortega agisce dall’interno del mito supereroistico più iconico,  riforgiandolo con un segno che è anche molto influenzato dai manga; la  sua linea fonde costantemente il dinamismo giapponese alla composizione  occidentale.
E che si tratti di Wonder Woman (con la sua idea di giustizia che passa  per la compassione e l’empatia) o della sua giovane figlia Trinity, che  si tratti di Catwoman o Punchline, le sue heroínas – o villain – sono  donne attualissime e complesse, anche nelle contraddizioni.
Rappresentano il diritto di essere tutto: giuste, ambigue, dolci,  terribili, ironiche, guerriere, divertenti. In una parola: libere!

La Andolfo, invece, partendo dall’erotico o dal grottesco dei suoi  fumetti creator owned, ci parla di desiderio, di identità e di
emancipazione. Le sue protagoniste sono creature che cambiano pelle,  scardinano ruoli, si confrontano con la propria umanità. Da  Sacro/Profano a Blasfamous, sfidano i ruoli che la società vuole imporre  loro, incarnando versioni diverse di una femminilità che rifiuta di  essere addomesticata. Sexy, ironiche, romantiche, esagerate, comiche o  sovrannaturali, per queste protagoniste il proprio corpo non è mai  semplice estetica. È un campo di battaglia dove si combattono forze contrastanti: la vergogna, il desiderio, l’identità, la seduzione,  l’empowerment. È linguaggio e maschera, è rifugio e arma, è ciò che le
definisce agli occhi del mondo attraverso trasformazioni profonde  (fisiche, emotive, simboliche) che le portano a ridefinire sé stesse.

Come sottolinea Stefano "S3Keno" Piccoli, direttore di ARF! Festival e  curatore della mostra: “La scelta di unire in una sola esposizione Belén  Ortega e Mirka Andolfo è perché entrambe le autrici, utilizzano il fumetto come spazio politico e poetico, dove il femminile è voce narrante, soggetto attivo, forza in movimento. Dove ognuna delle loro  eroine racconta una stessa tensione, quella tra immagine imposta e  verità interiore, tra ciò che si è e ciò che si sceglie di diventare.”

Le opere in mostra saranno raccolte nell’ARFbook 2025, il catalogo delle  mostre di ARF! disponibile presso il Bookshop di ARF! Festival dal 23 maggio al Mattatoio La Pelanda a Roma. 

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Istituto Cervantes

Data

Dal 15/05/2025 al 12/07/2025

Indirizzo

Via di Villa Albani, 16

Orari

da martedì a venerdì dalle 14:00 alle 20:00 | sabato dalle 12.00 alle 20.00; domenica e lunedì chiuso

Biglietti

ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 686 18 71

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